IDRAULICA

Il micro-idro è una fonte rinnovabile ancora ampiamente da sfruttare, comprende gli impianti inferiori ai 100Kw di potenza e fino a pochi Kw.
E' sufficiente avere salti di 7-20 metri con poca o pochissima portata o piccoli salti con buona e costante portata d'acqua, è possibile sfruttare anche la corrente dei corsi d'acqua: agli inizi del secolo scorso molti laboratori artigiani utilizzavano semplici canali per azionare macchine utensili con piccole pale/mulini accoppiati a pulegge tramite cinghie di trasmissione.
Inoltre esistono in commercio piccolissimi sistemi idroelettrici integrati, a partire da 0,2 kW di potenza, facilmente installabili in moltissime situazioni con salti e portate minime.
Il vantaggio di questi piccolissimi sistemi è la non necessaria autorizzazione al prelievo delle acque e un inesistente impatto ambientale, naturalmente devono essere applicati con un minimo di buon senso per evitare comunque uno spreco di acqua potabile che rimane una fonte preziosa.
Il potenziale di questi piccoli sistemi è completamente ignorato e quindi non esistono ricerche ufficiali in tal senso ma una valutazione empirica fatta da tecnici e liberi professionisti del settore rivela un potenziale tutt'altro che trascurabile.

Attualmente in Italia le centrali idroelettriche producono circa il 20% dell'energia elettrica immessa in rete con circa 20.000 MW di impianti installati.
In uno studio condotto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), assieme ad ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente), Università degli Studi di Roma "La Sapienza", CIRPS (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile) si afferma che mini e micro-idroelettrico possono far aumentare la potenza installata di centrali idroelettriche dagli attuali 20.000 MW a 30.000 MW , quindi il maggiore potenziale sarebbe di un 50% circa (solo da impianti mini e micro- a bassissimo impatto ambientale).
Alcune analisi tecniche compiute da liberi professionisti e consulenti energetici evidenziano che, oltre alle centrali prese in esame dagli enti suddetti, sarebbe possibile installare milioni di "nanocentrali" da alcuni kW di potenza, ad opera di comunità montane e/o privati, nell'ordine di almeno 15.000 MW di potenza totale.
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